
Combinando la misura delle circonferenze e delle pliche cutanee è possibile ottenere una stima della massa grassa con un limite di concordanza pari a 1,91 kg nei bambini di peso normale e di 2,94 kg in quelli sovrappeso e obesi.
Questa la conclusione di un recente studio condotto dai ricercatori dell’Università di Brema, i quali hanno comparato l’efficacia di diversi metodi per lo studio della composizione corporea utilizzando come riferimento un valore ottenuto da un modello composto da tre componenti.
Lo studio ha coinvolto 78 bambini di età compresa tra 4 e 10 anni. I metodi applicati comprendevano la misura dell’altezza e del peso corporeo, della circonferenza misurata in quattro siti, delle pliche cutanee misurate a due-sei siti e l’analisi dell’impedenza bioelettrica. Ad eccezione dell’altezza e della circonferenza del collo, tutte le altre singole misurazioni spiegavano almeno il 74% della varianza osservata nel contenuto di massa grassa tra i soggetti analizzati. Quando combinati, i modelli basati sulle circonferenze erano superiori rispetto ai modelli basati sulle pliche cutanee e sul peso.
Le stime più accurate della massa grassa venivano effettuate con i modelli basati sul tronco, combinando le misure delle circonferenze e delle pliche cutanee e giungevano a spiegare il 91% della varianza. Nel loro campione di studio, gli autori hanno potuto stabilire che il modello ottimale guidato dai dati comprende la circonferenza dei fianchi, la misura delle pliche dei tricipiti e la massa a corpo intero meno l’indice di resistenza, ed è in grado di spiegare il 94% della varianza della massa grassa con un limite di concordanza pari a 2,44 kg.
Nonostante l’impiego delle misure antropometriche per misura del grasso cutaneo nei bambini possa fornire stime discordanti e parzialmente inaccurate, il presente studio ha dimostrato l’applicabilità della combinazione della misura delle circonferenze e delle pliche cutanee per stabilire il contenuto della massa grassa nella popolazione pediatrica.